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Rischi trasversali e specifici

I rischi trasversali  sono quelli cui sono esposti lavoratori di categorie e profili diversi nello svolgimento di attività la cui competenza è sovrapposta; i rischi specifici sono quelli cui sono esposti lavoratori di categorie o gruppi ben identificati nell'esercizio delle rispettive mansioni. 
Il loro contenimento si attua con l'attenta sorveglianza dei fattori di rischio individuati nella valutazione, e con l'organizzazione del pronto intervento nelle situazioni in cui la sicurezza viene compromessa per fattori contingenti.

Gli agenti fisici comportanti rischi per la salute e la sicurezza sono: il rumore, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche artificiali, la corrente elettrica.
Nessuna attività espone concretamente i lavoratori a questo tipo di rischi.
Il rumore ambientale interno o esterno agli edifici è ordinariamente assai inferiore alla soglia di tollerabilità.
L'impianto WiFi è unica fonte di CEM, di intensità ampiamente entro le norme.
Le uniche sorgenti ROA sono alcuni apparecchi laser di rilevazione, delle più basse classi di pericolosità e usate sotto attenta sorveglianza - mentre i router a fibra ottica sono completamente chiusi e protetti.  
Il rischio relativo alla corrente elettrica è reso minimo dall'installazione nell'impianto di idonei dispositivi 'salvavita' e dall'uso attento delle apparecchiature collegate.   

Gli agenti chimici in uso nell'Istituto presentano un rischio generale (i prodotti usati nell'attività di pulizia) e settoriale (i reagenti solidi e liquidi nei laboratori del corso Chimico). In entrambi i casi, con ovvie differenze e specificità, si evidenzia un rischio incidentale /infortunistico con effetti acuti per l'integrità fisica delle persone esposte, e un rischio tossicologico per inalazione o contatto continuato, con effetti cronici per la salute.
La prevenzione del rischio chimico passa attraverso la documentazione ovvero l'acquisizione delle schede di sicurezza, oggetto di informazione dei lavoratori; alla valutazione del rischio si accompagna l'obbligo di utilizzo di idonei DPI e le opportune misure di sorveglianza sanitaria per i lavoratori maggiormente esposti.
Il Sistema della sicurezza collabora con l'Ufficio tecnico e con i diversi reparti per un monitoraggio costante delle giacenze e dell'impiego delle sostanze più pericolose,  elaborando misure specifiche di prevenzione e protezione all'interno di una strategia per la riduzione del rischio specifico.

Gli agenti biologici  presenti nel laboratorio di Microbiologia provengono da appositi kit didattici o da campioni ambientali (non zoologici) -dei gradi più bassi di pericolosità (in genere , non più alti del Gruppo 1).  Le misure tecniche, organizzative e procedurali previste, se rispettate scrupolosamente, possono corrispondere al secondo livello di contenimento previsto dal TUS - allegato XLVII.  

Il videoterminale (VDT) - espressione obsoleta ma onnipresente in letteratura - è lo schermo grafico di apparecchi elettronici  come computer desktop o laptop dei vari tipi. L’utilizzo prolungato di apparecchi con VDT può provocare disturbi al fisico, essenzialmente per l’apparato muscolo-scheletrico e per la vista, e/o problemi di affaticamento mentale. 
Il personale esposto significativamente è quello che utilizza apparecchi con VDT per più di 20 ore la settimana; il TUS ne prevede l'obbligo di sorveglianza sanitaria specifica, e l'adozione di adeguate misure ergonomiche e organizzative per la prevenzione. 

Macchine utensili a funzionamento manuale o elettrico, da banco o autoportanti (es.:  frese, torni, seghe circolari) fanno parte residuale della dotazione dell'istituto , non più a norma e senza manutenzione. Da molto tempo il loro uso non è previsto nel  mansionario del personale AT, e tranne un paio di piccoli trapani verticali sono state tutte accantonate e messe fuori servizio.  

Le scale portatili  sono usate sporadicamente per interventi di manutenzione ai controsoffitti o di cablaggio negli spazi soprastanti - devono essere usate esclusivamente scale a norma certificata, da personale sufficientemente informato sulle procedure di sicurezza da adottare. Non sono consentiti lavori  che comportino un rischio di caduta da più di 2 metri di altezza.

La movimentazione manuale dei carichi (MMC)  è l'insieme delle operazioni di trasporto o di sostegno di un carico compiute con gli arti superiori.
In generale, la MMC espone i lavoratori a rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, i cosiddetti DMS - disturbi muscolo-scheletrici, in particolare per le zone dorso-lombari.
Il lavoro deve essere organizzato in modo da limitare il più possibile la MMC - ed aumentare le condizioni di sicurezza della residuale. Il personale esposto per mansionario viene opportunamente sottoposto a sorveglianza sanitaria specifica.

Lo stress lavoro-correlato è una delle innovazioni del D.Lgs. 81/2008 rispetto al precedente D.Lgs. 626/1994. Il documento operativo più recente ed importante è il manuale INAIL “La metodologia per la valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato” (2017). L'applicazione concreta alla realtà lavorativa dell'Istituto è un'attività assai impegnativa del Servizio di sicurezza. 

 

Ultima revisione il 08-10-2024